IL GIARDINO VIGNETO DI AMASTUOLA

Feb 18, 2019

La legatura dei capi a frutto è appena terminata in questa annata fenologicamente molto anticipata.

In alternativa i più moderni legacci di varia natura (pvc, metallo, ecc.) la legatura su piccoli appezzamenti può essere ancora realizzata con materiali e tecniche tradizionali quali i “salci”, certamente un lavoro più lungo e dalle connotazioni rustiche, ma ecologicamente sostenibile e con un fascino antico.

Abbiamo avuto il piacere di incontrare e intervistare il signor Giuseppe Montanaro che, insieme ai figli Ilaria, Donato e Filippo e con i rispettivi coniugi Giuseppe, Anna e Raffaella, dirige la spettacolare masseria Amastuola.

Il vigneto Amastuola è un’opera unica al mondo, oggetto di studi e riconoscimenti internazionali, capace di coniugare produzione, estetica e tradizione. Un armonico susseguirsi di filari di viti disposti come onde accentuate e parallele che scorrono fluide per tre chilometri, in un movimento intervallato da millecinquecento ulivi secolari disposti in ventiquattro isole su tutta la superficie del vigneto.

Nel congratularci con Giuseppe, proponiamo il recente articolo uscito su www.madeintaranto.org

AMASTUOLA, LA MASSERIA CON IL VIGNETO GIARDINO PIÙ BELLO DEL MONDO SU NATIONAL GEOGRAPHIC

Nel cuore della Puglia, tra un’alternanza di pini marittimi, macchia mediterranea e ulivi secolari, sorge il vigneto più bello del mondo al cospetto di una Masseria con 2700 anni di storia

Ti racconto AMASTUOLA, la Masseria con il giardino più bello fra tutti i vigneti che, fra le colline di Crispiano, in terra di Taranto, si stende per oltre 100 ettari su un pianoro a 210 metri s.l.m, disegnando un paesaggio d’autore fra le onde del tempo.

Il vigneto giardino Amastuola è un modello unico di armonia fra produzione ed estetica del paesaggio, e rappresenta uno dei primi casi italiani di agricoltura progettata come un giardino.

I filari di viti a spalliera sono stati impiantati sulla base di un disegno pensato dal paesaggista Fernando Caruncho, il giardiniere spagnolo di fama internazionale, che li ha interpretati come sinuosi rivoli paralleli che si susseguono per circa 3 km, formando “onde del tempo” che attraversano questo luogo, fin dall’antichità.

Qui il tempo sembra davvero essersi fermato.

Da questo vigneto si produce uva da vino, certificata come biologica al 100%.  Non a caso, esso è meta delle visite di amatori, dei membri di garden club e giardini botanici. È stato descritto in importanti riviste (tra cui “National Geographic“), ed è stato oggetto di analisi in convegni nazionali ed internazionali, tra cui quello di Tokio del 2007 su Architettura e Paesaggio.

È stato indicato come esempio di “Buona Pratica per il recupero di paesaggi agricoli non più produttivi” dalla Regione Umbria (2009) ed ha ricevuto il riconoscimento quale esempio di “Buona Pratica di tutela e valorizzazione del paesaggio agricolo anche a fini turistici” della Regione Puglia (2010).

Amastuola ha 2700 anni di storia, confina a nord con i luoghi dove furono ritrovati i preziosi Ori di Taranto, a sud con la necropoli di Accetta, e a pochi chilometri dai famosi dolmen paleolitici di Accetta e dalla gravina Amastuola; ad est confina invece con lo spettacolo naturalistico della gravina del Triglie.

Ricade in una zona rupestre ricca di vegetazione caratterizzata dalla magnifica alternanza di pini marittimi e macchia mediterranea (rosmarino, timo, lentisco, corbezzolo, mora, rosa campestre, fragole selvatiche, biancospino e calaprisce).

E’ inoltre caratterizzata dalla presenza di antichissimi vigneti che addirittura si perdono nella notte dei tempi, tanto che, nel corso di scavi archeologici, sono emersi in queste zone sia vinaccioli sia anfore vinarie di produzione greca.

In questa masseria vengono prodotti ottimi vini che uniscono tradizione e innovazione. Ad esempio qui lo stato idrico delle foglie delle viti si misura con la “camera a pressione di Scholander” che permette di intervenire con l’irrigazione di soccorso solo quando è indispensabile. Tutto questo con enorme ricaduta positiva sulla qualità dell’uva e del vino e sull’ambiente, grazie al minore spreco di acqua.

Inoltre la vendemmia si fa nelle ore notturne, perché la temperatura bassa fa sì che non si inneschino fermentazioni indesiderate. Le uve vengono trasportate in cantina e ribaltate nelle coclee, da dove passano attraverso doppi tubi che raffreddano la massa, impedendo fermentazioni spontanee, nei fermentini. 

La fermentazione si svolge a temperatura controllata. L’utilizzo di una pressa sottovuoto, di ultima generazione, consente di ottenere una migliore qualità dei mosti grazie alle bassissime pressioni che raggiunge. A questi processi seguono maturazione, affinamento in barrique o in bottiglia.

Amastuola è anche sala ricevimenti con due sale degustazione, una bottaia, una libreria e ristorante per accompagnare la degustazione dei vini Amastuola con selezionate proposte gastronomiche tipiche pugliesi.

All’interno dell’antica chiesetta verrà realizzato un piccolo museo della Magna Grecia in cui si esporranno i reperti della collezione “Guarini”, di proprietà del gruppo KIKAU ormai da diversi anni.

Nelle vecchie stalle è stata realizzata una sala conferenze per riunioni e meeting aziendali.

La ricettività si svolge in diciannove camere ricavate in parte al primo piano del corpo principale della masseria ed in parte al piano terra in un’area originariamente utilizzata come ovile.

Articolo originale: https://www.madeintaranto.org/amastuola/?fbclid=IwAR0-yPHL9zjzmHtavLv3epGCluZXalQma_tcPlOLR6N73aBu4LYrSe2_jgo

Photo credits: www.amastuola.it

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