Vi proponiamo la prima parte di un nostro articolo pubblicato su Millevigne e dedicato alla malattia dell’esca. Buona lettura
Introduzione
A scanso di equivoci sarà meglio chiarire da subito che contro il complesso del Mal dell’Esca non esistono esorcismi che si siano dimostrati efficaci. D’altro canto, il termine complessità è un eccellente descrittore della malattia ed è la principale causa che rende difficile mettere a punto strategie di lotta semplici ed allo stesso tempo efficaci. Per queste ragioni riteniamo che una sua trattazione, per breve che sia, necessiti di un approccio multitematico. Caratteristiche biologiche dei funghi e danni
Questo complesso di malattie è causato dall’attività di tre diversi funghi, due tracheomicotici che invadono i vasi xilematici (Phaeomoniella chlamydospora, Phaeoacremonium aleophilum) ed uno capace di colonizzare il legno della pianta (Fomitiporia mediterranea). Dei tre elencati, F. mediterranea è attivo anche su varie altre piante mediterranee, come ad esempio l’Olivo, che possono svolgere funzione d’inoculo nell’ambiente. Sono riconosciute cinque diverse manifestazioni dell’Esca nella vite, classificate in funzione dell’età delle piante, come di seguito sinteticamente descritto.
MALATTIA DELLE VENATURE BRUNE DELLE BARBATELLE
È provocata da entrambi i funghi tracheomicotici la cui attività va anche ad inibire il processo di callogenesi necessario durante la fase di propagazione in vivaio. Nelle barbatelle innestate malate si notano delle striature o delle punteggiature nerastre (talvolta unite a emissione di sostanze gommose) rispettivamente nelle sezioni longitudinali e trasversali.
MALATTIA DI PETRI O BLACK GOO
- chlamydospora ne è l’agente esclusivo e può colpire piante anche molto giovani, fino a 6-8 anni di età. I sintomi esteriori sono riconducibili ad un deperimento vegetativo, accompagnato da moderati fenomeni clorotici; internamente si nota l’annerimento dei vasi colpiti da cui fuoriescono sostanze gommose nerastre. L’esito di questa malattia può essere terminale oppure tramutarsi in Esca giovane.
ESCA GIOVANE
È causata dai due funghi tracheomicotici ed interessa piante giovani dai 3 ai 10 anni di età. E’ possibile che la malattia sia conseguente all’evoluzione in vigneto delle due malattie precedenti, quando non si siano verificati esiti mortali. L’Esca giovane può anche insorgere direttamente in campo in caso d’infezioni su materiale originariamente sano. Si manifesta con la classica tigratura delle foglie e con una maculatura degli acini che può arrivare a necrotizzare (in California questa maculatura è denominata Morbillo Nero o Black Measles). Nei casi più gravi può manifestarsi l’avvizzimento completo dell’infiorescenza che provoca una perdita netta di produzione. A livello interno, oltre ai sintomi già citati per le altre due precedenti malattie, si possono avere diffusi imbrunimenti del legno.