AGROFARMACI AUTORIZZATI NELLA DIFESA AGRONOMICA DEL VIGNETO. PARTE 2

Feb 9, 2018

La legatura dei capi a frutto è appena terminata in questa annata fenologicamente molto anticipata.

In alternativa i più moderni legacci di varia natura (pvc, metallo, ecc.) la legatura su piccoli appezzamenti può essere ancora realizzata con materiali e tecniche tradizionali quali i “salci”, certamente un lavoro più lungo e dalle connotazioni rustiche, ma ecologicamente sostenibile e con un fascino antico.

Nell’articolo precedente abbiamo visto come la difesa biologica possa contare adesso su una disponibilità molto più ampia di sostanze attive e strumenti di controllo e abbiamo iniziato analizzando la Peronospora. Adesso passiamo a all’Oidio, alla Botrytis Cinerea e alla malattie fungine del terreno.

L’articolo originale è stato pubblicato sul magazine Millevigne con il quale collaboriamo.

Oidio

AMPELOMICES QUISQUALIS M-10 (AQ 10 WG CBC BIOGARD)

Prodotto a base di spore del fungo Ampelomyces quisqualis messo a punto nel continente americano e registrato in Italia dal 2004. La sua azione si basa sulla parassitizzazione che questo fungo è in grado di operare sull’oidio nelle sue varie forme. I trattamenti consigliati vanno dal germogliamento fino alla raccolta, ma il posizionamento più efficace in funzione della riduzione dell’inoculo di oidio nel vigneto è certamente quello di fine estate/preraccolta, fase nella quale riesce a limitare la formazione dei casmoteci prima della loro completa maturazione. Se ne consiglia l’uso in miscela con un adesivante a base di pinolene.

BICARBONATO DI POTASSIO (ARMICARB 85 SCAM; KARMA 85 CERTIS)

Il bicarbonato di potassio, già da tempo noto presso i viticultori del nord Europa nella sua forma meno raffinata di lievito chimico, è stato registrato come agrofarmaco in una forma hi-tech molto fine ed efficace. Esercita un’azione diretta sull’oidio attraverso vari meccanismi che vanno dalla variazione della pressione osmotica all’innalzamento del pH per il rilascio degli ioni bicarbonato. Controlla efficacemente il fungo attraverso l’inattivazione degli enzimi idrolitici e la disidratazione con conseguente collasso del micelio e delle spore. Occorre fare attenzione al suo uso ripetuto nelle fasi di prechiusura grappolo-inizio invaiatura perché può determinare la perdita della pruina con un conseguente effetto di lucidatura degli acini.

OLIO ESSENZIALE DI ARANCIO DOLCE (PRE-VAM PLUS NUFARM)
Rimandiamo all’articolo precedente dove lo abbiamo trattato in relazione alla Peronospora

LAMINARINA (VACCIPLANT ARYST A)

E un vero e proprio stimolatore delle difese delle piante per il controllo dell’oidio della vite, abbassando la soglia di nocività del fungo senza però esercitare azione fungicida vera e propria. Il dosaggio consigliato è di 2 L/ha a partire dalla fase di chiusura grappolo lino alla maturazione, con cadenza di 10-14 giorni.

COS-OGA (IBISCO GOWAN) Attenzione è un prodotto non registrato su vite!

Nell’ambito degli antioidici per vite è in corso di registrazione questo complesso di oligosaccaridi di origine naturale ad azione di induttore della resistenza costituito da una miscela di chita-oligosaccaridi (estratti da crostacei) ed oligo-galatturonidi (estratti da bucce degli agrumi). Il COS-OGA sarà la prima sostanza attiva classificata in Europa come sostanza attiva a basso rischio. Al momento non conosciamo i dosaggi che saranno proposti.

Botrytis cinerea

AUREOBASIDIUM PULLULANS DSM 14940 e 14941 (BOTECTOR MANICA)

Antibotritico consigliato ad un dosaggio di 400 grammi/ha sulla fascia grappoli fino a tre trattamenti, applicandolo in soluzione acquosa ad una concentrazione dello 0,1%. Come tutti i prodotti a base di organismi vivi è molto importante adottare una sua miscelazione preventiva in acqua almeno 8 ore prima della distribuzione utilizzando acqua ad una temperatura inferiore a 25°C. Tra le sue peculiari caratteristiche sembra differenziarsi per un certo tropismo nei confronti delle microlesioni dell’acino all’interno delle quali esercita un potere deterrente nei confronti dello sviluppo del parassita che altrimenti in queste troverebbe una via preferenziale all’invasione dei tessuti della polpa.

BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS PLANTARUM – D747 (AMYLO-X CBC BIOGARD)

Registrato su vite contro Botrytis cinerea e marciume acido, è consigliato ad un dosaggio di 1,5-2,5 kg/ha fino a sei trattamenti all’anno, da fioritura alla raccolta.

BACILLUS SUBTILIS QST 713 (SERENADE MAX BAYER) Registrato su vite contro Botrytis cinerea, è consigliato ad un dosaggio di 2,5-4 kg/ha fino a cinque trattamenti all’anno, da fioritura piena all’inizio della maturazione.

PHYTTUM OLIGANDRUM CEPPO M1 (POLYVERSUM GOWAN) Attenzione è un prodotto ancora non registrato su vite!

Nell’ambito degli antibotritici per vite è in corso di registrazione questo prodotto bioparassita ed induttore della resistenza che dovrebbe prevedere dosaggi compresi tra i 2 ed i 3 kg/ha, utilizzabile fino a 3-4 trattamenti da fioritura piena fino a maturazione

Malattie fungine del terreno

TRICHODERMA ASPERELLII e TRICHODERMA GAMSII (PATRIOT DRY SUMlTOMO SIAPA; REMEDIER GOWAN)

I prodotti registrati sono noti come rimedi preventivi per l’ingresso nelle piante e la diffusione del Mal dell’Esca. Come tutti i prodotti a base di organismi vivi è molto importante adottare una sua miscelazione preventiva in acqua almeno 24-36 ore prima della distribuzione sulle ferite di potatura. La distribuzione alla dose di 1 kg/ha è consigliata non oltre la fine della fase del pianto per consentire la massima colonizzazione delle superfici di taglio. L’azione esclusivamente preventiva si esplica al meglio adottando l’uso regolare del prodotto tutti gli anni.

Nel prossimo articolo affronteremo invece gli insetticidi e vedremo come intervenire

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