UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE PER IL CAMMINO GREEN DELLA FILIERA VIVAISTICA

Gen 3, 2018

La legatura dei capi a frutto è appena terminata in questa annata fenologicamente molto anticipata.

In alternativa i più moderni legacci di varia natura (pvc, metallo, ecc.) la legatura su piccoli appezzamenti può essere ancora realizzata con materiali e tecniche tradizionali quali i “salci”, certamente un lavoro più lungo e dalle connotazioni rustiche, ma ecologicamente sostenibile e con un fascino antico.

“Le innovazioni nella filiera vivaistica con orientamento green”. Questo il tema che abbiamo affrontato nel kick off meeting a Firenze del Life Green Grapes, progetto co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Life 2014-2020 – environment & resources efficiency.

Il tema è stato pianificato e sviluppato per il settore vivaistico nel pieno rispetto del PAN (piano d’azione nazionale), i cui obiettivi sono principalmente la riduzione dei rischi e degli impatti dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità, la promozione e l’applicazione della difesa integrata e dell’agricoltura biologica, oltre a molto altro.

Una delle nostre mission principali nel Progetto Life Green Grapes è proprio quella di accompagnare le aziende vivaistiche italiane in un innovativo percorso di orientamento green, un importante investimento quest’ultimo per il futuro commerciale del sistema vivaistico italiano che lo farà stare al passo con i tempi.

Per questo cammino green della filiera vivaistica abbiamo previsto un approccio multidisciplinare. La complessità della natura infatti costringe ad un approccio tecnico quasi altrettanto complesso, che nell’ambito della sola difesa antiparassitaria ci ha fatto prendere in considerazione molte soluzioni apparentemente tra loro distanti che vanno dagli induttori di resistenza agli olii essenziali di pompelmo, dagli estratti di equiseto all’acqua elettrolizzata, dalle zeoliti ai consorzi microbiologici antagonisti dei patogeni e così via.

In un mondo vitivinicolo diventato globale, produzioni come quella italiana che ricercano l’eccellenza anche in agricoltura, devono essere sostenibili da un punto di vista ambientale e salutistico oltre che da un punto di vista commerciale.