AGRONOMINVIGNA PER IL LIFE GREEN GRAPES

Nov 23, 2017

La legatura dei capi a frutto è appena terminata in questa annata fenologicamente molto anticipata.

In alternativa i più moderni legacci di varia natura (pvc, metallo, ecc.) la legatura su piccoli appezzamenti può essere ancora realizzata con materiali e tecniche tradizionali quali i “salci”, certamente un lavoro più lungo e dalle connotazioni rustiche, ma ecologicamente sostenibile e con un fascino antico.

Si è svolto ieri, mercoledì 22 novembre, nell’aula magna della Scuola di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze, il kick-off meeting di un importante progetto al quale il nostro studio partecipa sin dall’ideazione iniziale con entusiasmo e collaborando con una partnership molto qualificata. Si tratta del Life green grapes, iniziativa co-finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Life 2014-2020 – environment & resources efficiency. Il piano è stato presentato dal Crea di Arezzo, Ente di ricerca per la viticoltura e l’enologia.
Il controllo delle malattie delle piante sta diventando sempre più difficile perché gli agenti patogeni stanno sviluppando ceppi resistenti ai fungicidi di sintesi. Una promettente strategia complementare alla somministrazione di fungicidi sembra essere quella di stimolare la resistenza metabolica naturale delle piante.
“Life green grapes – come dichiarato nella presentazione del progetto – si propone la messa a punto di protocolli basati su tecniche per la gestione del vigneto e del vivaio che utilizzano induttori di resistenza e agenti di biocontrollo. L’obiettivo principale è quello di ridurre l’apporto di input chimici dal vivaio al vigneto, preservando ed incrementando la biodiversità del suolo e migliorando la qualità delle produzioni finali”.
La strada verso questo ambizioso obiettivo passa attraverso il miglioramento della risposta delle viti agli attacchi dei patogeni fungini tramite l’uso di prodotti naturali innovativi e con l’aumento della biodiversità. Un percorso che, parallelamente, contribuisce a ridurre la quantità di fertilizzanti chimici e pesticidi nella viticoltura da vino e per uva da tavola.
A nostro avviso, Life Green Grapes segna finalmente la chiusura del cerchio in modalità “bottom-up” fra l’attuale uso delle innovazioni dal basso (quindi ad opera di tecnici ed operatori specializzati) e la passata e futura sperimentazione di queste innovazioni da parte degli istituti di ricerca preposti.
In questo Progetto Life Green Grapes appena iniziato e da tutti noi lungamente preparato, riponiamo la concreta speranza di arrivare insieme ad una futura viticoltura più sostenibile e con minor impatto ambientale.