PORTAINNESTI, QUESTI SCONOSCIUTI

Nov 17, 2017

La legatura dei capi a frutto è appena terminata in questa annata fenologicamente molto anticipata.

In alternativa i più moderni legacci di varia natura (pvc, metallo, ecc.) la legatura su piccoli appezzamenti può essere ancora realizzata con materiali e tecniche tradizionali quali i “salci”, certamente un lavoro più lungo e dalle connotazioni rustiche, ma ecologicamente sostenibile e con un fascino antico.

L’utilizzo del portainnesto è sempre attuale ma le informazioni disponibili sono spesso legate a vecchie indicazioni di professori e ricercatori volenterosi su una materia difficile da comprendere, lunga da esplorare e di limitata visibilità per lo scarsa attenzione che questi temi hanno sulla stampa scientifica di valore.

In questo contesto, l’approccio è spesso legato ad esperienze personali, conoscenza dei luoghi e serietà professionale.

Per noi tecnici viticoli, i portainnesti rappresentano un tema importante da considerare nella progettazione dei nuovi impianti soprattutto dopo gli ultimi anni che hanno mostrato molta variabilità climatica tanto da mettere a dura prova molti impianti vitati.

Oltre a questo, purtroppo la Fillossera è tornata ad essere un serio problema che non può essere affrontato superficialmente quando affrontiamo importanti spese come quelle relative ad un nuovo impianto.

La nostra attività professionale si pone nei confronti di questi temi in un modo un po’ diverso rispetto al normale pensiero; infatti, teniamo sempre bene a mente l’importanza della nutrizione come fattore determinante del benessere generale delle piante e delle produzioni ed optiamo per portainnesti capaci di integrarsi , con i loro limiti nutrizionali, nel sistema “ambiente” che ci troviamo di fronte.

Allo stesso tempo non limitiamo i possibili incroci genetici a disposizione pensando univocamente alla riuscita dell’impianto, bensì consideriamo le complicazioni, le interazioni fisiologiche, sia nutrizionali sia vegetative, in grado di esaltare le potenzialità del vitigno e la sua capacità di leggere l’agroecositema che ha a disposizione.

Tutte queste criticità hanno stimolato i ricercatori a produrre nuovi incroci attualmente in fase di valutazione e confronto con i preesistenti e sui quali poniamo non poche speranze per affrontare le sfide della nuova viticoltura.

Le prossime volte, oltre a questa filosofia di base, affronteremo praticamente alcuni esempi di portainnesti, sperando di avere stimolato la vostra curiosità su questo affascinante tema.

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